Sabato 26 gennaio 2013 l’associazione “La gabbianella” è stata invitata con i bambini del nido del carcere dai nostri amici del Centro Culturale XXV Aprile, Kairos – Danza e Teatro, a una lezione concerto basata sul metodo M.L.T. di Edwin E. Gordon.
Il metodo favorisce l’apprendimento della musica fin dalla più tenera età, mediante l’utilizzo di procedimenti analoghi a quelli che si usano per lo sviluppo del linguaggio.
Partiamo quindi dal carcere con la nostra piccola band e siamo contenti perché tutti i bambini del nido sono usciti, anche quelli che non vanno di solito all’asilo. Nell’androne del Centro Culturale, dove tra l’altro è attualmente esposta la mostra “Condividere la gioia”, troviamo ad aspettarci una ventina di bambini che ridono e giocano. I “nostri” piccoli si uniscono subito a loro e noi li guardiamo fare amicizia con gli altri, mentre aspettiamo che la lezione abbia inizio.
Appena entriamo nella palestra, siamo accolti dalle voci dolcemente ritmate delle ragazze che animeranno il nostro pomeriggio. Sembra impossibile, ma improvvisamente non si sente più volare una mosca: i bambini rumorosi e scalpitanti, che qualche minuto prima correvano nell’androne, si sono accucciati vicino ai loro genitori/accompagnatori e se ne stanno fermi immobili con gli occhi attenti e le bocche spalancate. Pacifici, si fanno coccolare dai suoni melodiosi dapprima prodotti solo con la voce, poi con qualche accompagnamento strumentale.
Anche gli adulti dondolano il busto a tempo. Tutti sono affascinati dagli strumenti a percussione e a scuotimento che attirano immediatamente l’ attenzione dei bimbi. Tra di essi qualche audace si avvicina curioso in esplorazione del basso e della fisarmonica momentaneamente abbandonati accanto ai musicisti. Nessuno impedisce ai bambini i comportamenti spontanei.
La lezione è un crescendo di musiche e ritmi che incantano anche i grandi.
La musica tocca tutti nel profondo.
I “nostri” bambini sembrano sereni: qualcuno curiosa in giro, qualcuno balla contento e l’ultimo arrivato recentemente al nido, che non aveva riposato bene di notte, si rilassa talmente tanto che si addormenta pacifico tra le braccia di una volontaria.
La lezione continua e i bambini sono così naturalmente partecipi e a loro agio che sembra quasi che per loro la musica sia una parte essenziale del loro essere, e forse è proprio così.
La nostra esperienza si conclude con un gioioso applauso: i bambini hanno vissuto una nuova esperienza, i grandi sono felici per avere scoperto una dimensione musicale di cui molti non conoscevano nemmeno l’esistenza. Il concerto ha lasciato a tutti un senso di armonia e dolcezza.
Se ce ne sarà modo, ripeteremo l’esperienza. Sarebbe bello che i bambini potessero vivere momenti simili con le loro mamme.
Clara Zennaro