Si comunica che, in data 22 maggio, è stato firmato il nuovo “Protocollo d’Intesa “ che riguarda le procedure da seguirsi per l’attivazione di forme di accoglienza dei bambini in carcere con la madre”, tra la Garante Regionale dei diritti della persona, la Direzione dell’I.C.A.M. della Casa di Reclusione Femminile di Venezia, la Direzione dell’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna di Venezia, la Questura di Venezia, il Comune di Venezia, il Comitato dei Sindaci del Comuni di Marcon, Quarto d’Altino, Venezia, l’Associazione “La Gabbianella e altri animali”, Venezia.
Il nuovo protocollo, redatto a cura dall’attuale Garante regionale dei diritti della persona, dott.ssa Mirella Gallinaro, ha tenuto conto del grande lavoro attivato in precedenza dal Pubblico Tutore dei Minori del Veneto e Garante delle persone ristrette nella libertà personale, dott.ssa Aurea Dissegna, che aveva portato alla firma, il 29/04/2015, di un precedente Protocollo d’Intesa.
L’associazione “la gabbianella e altri animali” aveva rinunciato, in data 9/4/2018, a far parte di tale Protocollo, motivando la propria decisione con la mancata attuazione del Protocollo stesso, soprattutto nella parte in cui erano previsti progetti individualizzati, predisposti per ciascun bambino.
La Garante regionale dei diritti della persona, durante il convegno “La rete necessaria”, organizzato dall’associazione “La gabbianella e altri animali” il 12/10/2018, dava la propria disponibilità a riconvocare il Tavolo Interistituzionale, per non disperdere l’impegno e il lavoro che, a vario titolo, le istituzioni coinvolte e l’Associazione avevano svolto nel tempo. In tale occasione, il Comune di Venezia ribadiva, come già fatto in altre sedi, che, per ogni bambino, doveva essere redatto un “progetto quadro” di cura e protezione, in riferimento a quanto previsto dalle “linee nazionali di indirizzo sull’intervento con bambini e famiglie in situazioni di vulnerabilità”.
Si è giunti ora, con la piena collaborazione della Direzione del carcere femminile e dell’UIEPE, ad un nuovo Protocollo d’Intesa, che è stato redatto anche in applicazione delle nuove norme sull’ordinamento penitenziario. Infatti, all’art.11 bis dell’Ordinamento Penitenziario, si recita che: “gli istituti penitenziari e gli ICAM (Istituti a Custodia Attenuata per Madri) trasmettono semestralmente al Procuratore della Repubblica, presso il Tribunale per i Minorenni di competenza, l’elenco di tutti i minori collocati presso di loro, con l’indicazione specifica, per ciascuno di essi, della località di residenza dei genitori, dei rapporti con la famiglia “, ecc (omissis). L’art. 11 bis di fatto coinvolge l’intero sistema di tutela dei minori (Procura della Repubblica, Tribunale per i Minorenni, Servizi Sociali) nella cura dei bambini che entrano in carcere. Simile orientamento ministeriale, del quale la Regione Veneto si è rivelata un precursore con il Protocollo d’Intesa precedente, sarà ora pienamente attuato.
Si ravvisa in questo nuovo Protocollo un documento importante, che tutela, come mai prima d’ora, i diritti dei bambini che entrano in carcere.
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