Cari amici, da molti anni vi scrivo la letterina di Natale… si tratta di letterine che riassumono o cercano di riassumere un anno di lavoro e mi pare non si assomiglino tra loro. La lettera di quest’anno è piena di risultati raggiunti…
L’evento più importante in assoluto, che voglio ricordare, è stato il passaggio della legge n. 173 sulla continuità degli affetti per i bambini in affidamento, entrata in vigore il 13/11. Quanta fatica e quante lacrime sia costata questa vittoria è tanto difficile immaginare, a meno che non si rilegga il libro “Io non posso proteggerti”. Ora bisogna però consolidare buone prassi di attuazione della legge e già stiamo provando a scrivere un libretto di istruzioni in merito alla sua applicazione con la sen. Francesca Puglisi, il Garante dei diritti dei bambini dell’Emilia Romagna, Luigi Fadiga, l’ associazione Papa Giovanni e Anfaa. Arriveremo presto ad un convegno in Senato (forse già in gennaio) per diffondere le prime raccomandazioni sulle modalità di applicazione della legge.
La seconda opera finita proprio quest’anno è un mio nuovo libro, che s’intitolerà “Mamme dentro” e che parla della maternità in carcere e delle nostre esperienze con bambini e mamme del nido e dell’Icam della Giudecca. Uscirà in febbraio con F. Angeli ed.. Vi si narrano 12 anni di lavoro in carcere e tutta una serie di problemi che lì sono emersi e anche si sono formalmente risolti con protocolli d’intesa (anche questi importantissimi!) ora da attuare. Nel libro, oltre che nel ns sito, potrete trovare un protocollo d’intesa tra Questura, Direzione del carcere, Servizi sociali, Garante regionale, ecc. per non mandare via dall’Italia, dove spesso sono nati e cresciuti, i bambini del carcere al momento della liberazione delle loro madri. In questo contesto sembra poco importante, ma invece non lo è, anche un accordo con la Direzione del Carcere Femminile e l’UEPE per la cura quotidiana dei bambini che vi entrano.
Anche questi due accordi sono costati anni di fatiche, come forse capirete leggendo il prossimo libro, ma nessuno scritto può essere esaustivo quando vi si narrano molti anni di militanza attiva.
Ora ci stiamo impegnando al carcere maschile di Venezia, dove cerchiamo di rendere i padri più consapevoli del loro ruolo e di rendere i colloqui tra genitori e figli più sereni ed allegri. Abbiamo anche preparato due spettacoli con il teatro dei burattini, su storia, copione, burattini, costruiti dai detenuti per i loro bambini. La stessa cosa si fa al femminile e i bambini rispondono bene.
Ora che sulla carta siamo stati esauditi, dobbiamo continuare a perseguire i nostri scopi, pur nell’avvicendamento delle persone che lavorano per “La gabbianella”.
A coloro tra di voi che ancora lottano per ottenere diritti già sanciti, chiediamo di resistere, a tutti diciamo che scommettere sul fatto che si può ottenere ciò che è sensato e non nuoce a nessuno è cosa possibile. Lo diciamo sulla base di ottenimenti raggiunti davvero. E questi rinforzano la fiducia nella nostra azione e nella possibilità di essere ascoltati dagli altri e ci danno l’energia per poter continuare.
Auguri a tutti voi, sia che in questo momento la vita vi sorrida, sia che non lo faccia. Voi sorridetele comunque e, proprio come un piccino di pochi mesi, prima o poi, passato il mal di pancia, anche lei vi sorriderà.
Buon Natale! Buona rinascita ideale a tutti.
Carla Forcolin