“La gabbianella” accompagna, ormai da dieci anni, i bambini che vivono nell’ICAM (Istituto a Custodia Attenuata per Madri) di Venezia insieme alle loro madri detenute, all’Asilo Nido Comunale e alla Scuola dell’Infanzia.
Questi bambini, come e più degli altri bimbi, hanno bisogno di poter uscire dal carcere per frequentare al più presto la scuola: devono infatti rapportarsi agli altri bambini e a persone che non siano afflitte da una pena, è bene conoscano persone allegre e attente ai loro bisogni, come sono le maestre e le ausiliarie. Devono potere godere di stimoli che permettano loro di crescere come ogni bambino ed avere dei rapporti affettivi non solo con le madri, ma anche con altre persone amiche, in primo luogo con le loro accompagnatrici.
Per svolgere quotidianamente gli accompagnamenti dei bimbi ad orari regolari e tassativi, l’Associazione deve dare dei compensi agli accompagnatori e non affidare questo compito al volontariato puro. D’altra parte, le socie che svolgono questo compito sono sempre pronte ad accoglie i bimbi nelle loro case e ad occuparsi di loro in caso di emergenza. Alcune di loro sono diventate affidatarie e la loro intera famiglia si è presa cura dei bambini che esse hanno accolto.
Gli accompagnamenti, iniziati su richiesta dei Servizi Sociali del Comune di Venezia, inizialmente sono stati finanziati con i fondi del progetto europeo “Urban – apriamo i muri” e “La gabbianella”, ben lungi dal pensare che se ne sarebbe fatta carico in seguito, si era adoperata per suggerire al Comune i nominativi di persone affidabili per questo compito.
Una volta esauriti i fondi del progetto “Urban”, incominciò ad occuparsene la Municipalità, che chiese alla Gabbianella di continuare ad accompagnare i bambini a “scuola”, assumendosi il compito di retribuire gli accompagnatori. Successivamente, veniva rimborsata.
Nel 2009 si arrivò ad avere un Protocollo d’Intesa con la Municipalità, che garantiva il finanziamento per gli accompagnamenti, ma lo stesso venne disdetto dopo appena un anno, per mancanza di fondi.
“La gabbianella” decise quindi di continuare ad accompagnare i bambini all’asilo cercando finanziamenti tra i privati e cercando di reperire denaro raccolto con attività di autofinanziamento.
Nel 2014, dopo tre anni di autofinanziamento, è stato accolto dalla Regione Veneto il progetto della Gabbianella “Crescere in carcere…serenamente!”, che aiuterà l’Associazione a svolgere le sue attività in carcere fino a marzo 2015.