Cari amici,
riceviamo e pubblichiamo queste note di Anfaa e Agia riguardo all’emergenza in Ucraina.
“La gabbianella” fa proprie queste richieste e chiede ai suoi amici e soci di aprirsi all’accoglienza di bambini ucraini, se questo è possibile e ragionevole. 

Carissimi amici,

le notizie che si susseguono sulla crescente crisi in Ucraina, hanno imposto anche al nostro interno serie riflessioni rispetto al destino di centinaia di bambini e ragazzi ospitati presso gli orfanotrofi.

Alcuni Enti Autorizzati si sono già attivati per offrire supporto e ospitalità seguendo lo slancio di numerose associazioni di volontariato, al pari di quanto accade nel 1986 con la tragedia ambientale di Chernobyl.

E proprio sulla scia di quell’esperienza, come di altre susseguitesi negli anni (Albania, Kossovo, Indonesia, Fukushima, Ruanda…) che ci siamo subito allertati per conoscere e valutare quali misure di tutela abbia attivato il nostro Governo per accogliere i minori provenienti dall’Ucraina riconosciuti come profughi offrendo riparo e sicurezza nel nostro paese presso strutture o famiglie.

A questo proposito vi inoltriamo l’allegata nota del Ministero del Lavoro e Politiche Sociali redatto in collaborazione con l’Università di Padova, nella quale, riportando i principi della Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia e adolescenza, si forniscono utili primi orientamenti operativi ad uso delle amministrazioni degli Enti locali, dei Servizi territoriali, delle scuole, delle Associazioni e di tutti coloro che si apprestano alla migliore accoglienza di questi bambini.

A questa vi aggiuamo la nota dell’AGIA e il comunicato della Garante disponibile a questo indirizzo:

“Assicurare ai bambini ucraini in Italia scuola, cure, rapporti familiari e inserimento” | Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza (garanteinfanzia.org)

Vi raccomandiamo massima prudenza: consigliamo in questa fase di dare priorità all’aiuto di cittadini ucraini residenti in Italia che per vostra diretta conoscenza si apprestano ad ospitare familiari e conoscenti fornendo loro aiuti materiali secondo necessità.

Vi informiamo infine che la CAI (Commissione Adozioni Internazionali) si è già attivata a supporto delle coppie che si trovavano in Ucraina per prendere il proprio bambino o per la sentenza di adozione, nonché di coloro che hanno un abbinamento in corso.

Sarà nostra cura tenervi informati su ogni aggiornamento a venire. Grazie!

Frida, Donata, Emilia, Sara e Valerio

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