Quando i partigiani hanno cominciato la loro lotta erano semplicemente oppositori al regime, in minoranza, deboli. Rischiavano la vita per i loro ideali, per ribellarsi alla violenza e all’ingiustizia. Ora la Resistenza viene giustamente esaltata da chi è al comando dello Stato.
Eppure anche oggi ci vuole coraggio e fedeltà a degli ideali di giustizia e di uguaglianza sociale ed economica per migliorare questo paese: il coraggio di opporsi a ciò che appare ingiusto anche se si è in posizione di debolezza invece che di forza, anche se questo può costare la perdita di qualcosa a cui si tiene molto (elezioni, ruoli , finanziamenti, approvazione sociale, ecc.).
Fare la voce fuori del coro può essere difficile, perché in certi cori le voci di chi comanda si sostengono a vicenda. Ma la resistenza ci ha dato libertà di espressione. Cerchiamo di esercitarla senza opportunismi e nel rispetto di tutti. Coniugando coraggio e comprensione per le ragioni altrui, da valutare e capire prima di esprimere le proprie. Ma infine, serviamoci di questa libertà che è frutto di sangue versato e di amore per le generazioni future. Ricordiamoci che siamo i figli e i nipoti di chi ha resistito al fascismo.